Percussionismo di strada
Siamo persone normali, ragazzi normali.
C’è chi si aggiusta il cappuccio per non bagnarsi, chi si controlla la borsa per troppa apprensione. Chi non sa dove mettere l’ombrello in mezzo alla confusione, chi fa fatica ad accendersi una sigaretta con i guanti.
C’è che siamo studenti, che vogliamo un’istruzione valida e dignitosa. E ce ne stanno privando.
C’è che la Polizia sta con il suo fiato sul nostro collo, mentre manifestiamo i nostri dissensi.
Se non ci ascoltano in nessun altro modo, ci resta solo da manifestare per comunicare.